Attenzione! Se hai questi sintomi potresti avere una carenza di ferro

La carenza di ferro ha dei sintomi comuni? In realtà potrebbero essercene alcuni comuni, tanto che la maggior parte delle persone non si rende conto di avere questo disturbo. Proviamo a vedere insieme che cosa si intende per carenza di ferro e quali sono i sintomi associati ad essa per contrastarla.

Secondo la OMS, si definisce anemia quando viene diagnosticata e accetata attraverso degli esami medici. In generale, i valori al di sotto di 12 grammi nelle donne e 13 grammi negli uomini, potrebbero indicare una carenza da ferro. Ma in generale, quali sono i sintomi che devono essere presi in considerazione?

Quali sono i sintomi della carenza di ferro?

I disturbi da carenza di ferro, in generale, sono molteplici e possono variare da persona a persona. Alcuni hanno delle caratteristiche comuni e altri sono tipici e individuano le carenze vere e proprie. Si può affermare il fatto che il ferro è un componente essenziale per un numero di sostanze dell’organismo e una sua mancanza è compromettente.

La gravità dei disturbi può dipendere da fattori differenti e i sintomi più comuni possono essere mal di testa, colorito pallido, affaticamente, spossatezza anche a riposo, difficoltà respirazione anche senza fare esercizio fisico. Ci sono anche dei sintomi meno comuni che potrebbero emergere in determinate tipologie di persone. Vediamo quali sono.

Cause e altri sintomi

In casi gravi, che dovranno sempre e comunque essere diagnosticati da un medico, ci potrebbero essere dei sintomi differenti. La perdita dei capelli e alopecia, infiammazione della lingua e gonfiore, sindrome delle gambe senza riposo. A questi si aggiungono altri sintomi particolari che si possono identificare in maniera differente, ovvero:

  • tachicardia
  • vertigini
  • rumori percepiti dalle orecchie/acufeni.

Le cause della carenza da ferro possono altresì variare a seconda delle condizioni e dei soggetti. Infatti, ci sono molteplici elementi che possono portare ad una carenza più o meno continuativa. Per esempio potrebbe accadere durante il periodo mestruale, in gravidanza, in allattamento o in menopausa. Tutte condizioni dove il corpo preleva le riserve di ferro per emergenza.

Ovviamente, la carenza di ferro si basa anche su un’alimentazione non adeguata che consente di ristabilire in fretta i suoi valori. Oppure, ci sono dei casi di gastrite o celiachia che portano ad un rallentamento nel suo assorbimento. In ogni caso, il suggerimento è di chiedere un parere al proprio medico di fiducia, valutando in tal modo la propria condizione personale e una cura adeguata oltre che corretta.

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